Le piante di cannabis fotoperiodiche sono una delle varietà più comuni coltivate dagli appassionati e dai coltivatori professionisti. Questo tipo di pianta risponde alla durata della luce durante il giorno per determinare le fasi di crescita e fioritura. Comprendere le caratteristiche fondamentali di una pianta di cannabis fotoperiodica è essenziale per ottenere una coltivazione di successo.
Quanto tempo impiegano per crescere le piante fotoperiodiche?
Il periodo necessario per il completo sviluppo delle piante di cannabis fotoperiodiche può variare a seconda di diversi elementi, tra cui la specifica varietà, le condizioni ambientali e gli obiettivi desiderati. Nonostante le differenze, tutte le piante di cannabis fotoperiodiche seguono in generale le seguenti fasi:
Fase della piantina, che si estende solitamente da 1 a 3 settimane dopo la germinazione, è dedicata alla stabilizzazione del sistema radicale e allo sviluppo iniziale delle prime foglie.
Fase vegetativa, con una durata compresa tra 4 e 8 settimane o più, a seconda delle preferenze del coltivatore e delle dimensioni desiderate della pianta, è caratterizzata da una rapida crescita delle foglie e dello stelo, mirando a costruire la struttura generale della pianta.
Fase di fioritura, una volta che la pianta fotoperiodica inizia a produrre boccioli, la durata può variare da 6 a 14 settimane, influenzata dalla varietà e dalle condizioni ambientali.
Complessivamente, dal momento della germinazione alla fase di raccolta, le piante di cannabis fotoperiodiche possono richiedere tra le 10 e le 22 settimane o più. È di vitale importanza che i coltivatori monitorino attentamente le loro piante durante ogni fase, fornendo loro i nutrienti, la luce e le cure necessarie per assicurare un raccolto abbondante e di successo.
Femminizzata significa Fotoperiodica?
No, spesso i termini vengono interscambiati, ma una pianta di cannabis fotoperiodica e una pianta di cannabis femminizzata non sono la stessa cosa.
Il fotoperiodo si riferisce alla durata della luce e del buio a cui una pianta di cannabis è esposta durante il giorno. Le piante di cannabis rispondono al fotoperiodo per determinare le fasi di crescita e fioritura. Ad esempio, le piante di cannabis fotoperiodiche iniziano la fase di fioritura quando la durata della luce giornaliera si accorcia a meno di 12 ore. Questo è un elemento chiave per il controllo del ciclo di vita della pianta durante la coltivazione.
Il termine femminizzato invece si riferisce alla genetica delle piante di cannabis e alla loro capacità di produrre fiori femminili. Nei coltivatori di cannabis, le piante femminili sono generalmente preferite perché sono quelle che producono fiori ricchi di cannabinoidi, mentre le piante maschili producono il polline. Femminizzata può essere qualsiasi tipo di cannabis (fotoperiodica, autofiorente o super auto).
È possibile accelerare il processo di crescita di una pianta di cannabis fotoperiodica?
Sebbene non sia possibile influire direttamente sul tasso biologico di crescita, è possibile adottare alcune tecniche per ottimizzare il processo di crescita e potenzialmente abbreviare il periodo complessivo necessario per il raccolto. Ecco alcune strategie per massimizzare la crescita:
- Fornire illuminazione adeguata: Assicurarsi che le piante fotoperiodiche ricevano la giusta quantità di luce durante la fase vegetativa è essenziale. L’utilizzo di luci di coltivazione di alta qualità con uno spettro e un’intensità appropriati può favorire una crescita più veloce e più robusta.
- Ottimizzare i nutrienti: L’utilizzo di un corretto equilibrio di nutrienti, tra cui azoto, fosforo e potassio, supporta una crescita vigorosa sia durante la fase vegetativa che quella di fioritura.
- Mantenere condizioni di crescita ideali: Assicurarsi che l’ambiente di coltivazione mantenga temperature e livelli di umidità ideali per la cannabis favorisce una crescita più rapida e riduce il rischio di problemi legati allo stress.
- Potatura e formazione: Strategiche potature e formazioni possono incentivare una migliore penetrazione della luce e una circolazione dell’aria ottimale, portando a uno sviluppo più significativo delle gemme e, potenzialmente, a una fioritura anticipata.
- Radici sane, piante sane: Garantire che le piante abbiano radici ben sviluppate mediante l’uso di vasi adeguati e pratiche di irrigazione adeguate favorisce un migliore assorbimento dei nutrienti e supporta la crescita complessiva.
- Controllo dei cicli di luce: Anche se non è possibile accelerare direttamente la crescita, regolare il ciclo di luce durante la fase di fioritura può influenzare il tempo totale di crescita della pianta. Una transizione precoce a un ciclo di luce coerente di 12 ore di luce/12 ore di buio può promuovere uno sviluppo efficiente dei fiori nelle prime fasi della vita della pianta.
- Scegliere varietà a fioritura rapida: Nella selezione delle varietà di cannabis fotoperiodiche, preferire quelle con tempi di fioritura più brevi può accelerare i tempi di raccolta.
È cruciale notare che, nonostante queste tecniche possano ottimizzare la crescita, le piante di cannabis richiedono comunque il loro tempo naturale per maturare completamente. Un eccessivo affrettamento del processo potrebbe compromettere la qualità del raccolto o causare altri problemi. La priorità deve essere sempre data alla salute delle piante, seguendo le migliori pratiche per ottenere risultati ottimali.
Pro e contro della coltivazione di fotoperiodiche
Vantaggi:
- Controllo sulle dimensioni e sulla struttura delle piante: le piante fotoperiodiche consentono ai coltivatori di controllarne la crescita e lo sviluppo allenandola durante il periodo vegetativo.
- Potenziale di resa maggiore: In generale, le piante fotoperiodiche hanno il potenziale di produrre raccolti più abbondanti rispetto alle autofiorenti.
- Possono essere utilizzate come piante madri: le piante fotoperiodiche possono essere utilizzate come piante madri per molti anni e da una singola pianta si possono prelevare numerose talee.
- Adattabilità alle tecniche avanzate: Le piante fotoperiodiche rispondono bene a tecniche avanzate come la potatura e la scrogging (screen of green), permettendo ai coltivatori di massimizzare la distribuzione della luce e la produzione di fiori.
Svantaggi:
- Tempo di crescita più lungo: Le piante fotoperiodiche richiedono un periodo di crescita più lungo rispetto alle varietà autofiorenti, quindi più tempo per il raccolto.
- Richiedono più manutenzione: le piante fotoperiodiche possono richiedere più manutenzione sotto forma di potatura e modellatura per massimizzare i rendimenti.
- Richiedono un cambiamento nel ciclo di luce: le piante fotoperiodiche richiedono un cambiamento nel ciclo di luce per forzarle a fiorire, il che può essere più difficile per i coltivatori alle prime armi.
Ricorda che coltivare la cannabis è un processo di apprendimento e ogni varietà può avere requisiti unici. Resta aperto alla sperimentazione e all’adattamento delle tue tecniche per trovare ciò che funziona meglio per la tua specifica varietà a fotoperiodo e per il tuo ambiente di coltivazione.