Le piante di cannabis autofiorenti sono conosciute per la loro rapida crescita e la capacità di passare dalla germinazione alla raccolta in un breve periodo di tempo. Tuttavia, una domanda comune tra i coltivatori è: quanto può effettivamente produrre un’autofiorente? La risposta dipende da diversi fattori che influenzano la resa finale. Vediamo più nel dettaglio.
Qual è la resa media e massima delle autofiorenti
La resa media delle autofiorenti può variare notevolmente a seconda dei fattori sopra menzionati. In generale, tuttavia, le autofiorenti possono produrre da 30 a 100 grammi per pianta, a seconda delle condizioni di coltivazione e della genetica. Alcune varietà ad alte prestazioni hanno il potenziale di superare questi numeri, mentre altre possono produrre meno.
In situazioni ideali, ci si può aspettare una produzione massima di circa 100-200 grammi per pianta da una varietà di cannabis autofiorente. Tuttavia, questa cifra è solo un’approssimazione basata su condizioni ottimali. La quantità di raccolto può differire notevolmente a seconda della genetica della pianta, delle metodologie di coltivazione adottate e delle condizioni ambientali in cui viene coltivata.
Come viene calcolata la resa
Prima di esaminare i fattori che incidono sulla produzione delle piante autofiorenti, è essenziale comprendere la distinzione tra resa umida e resa secca, nonché il metodo per calcolare la produzione. La resa umida si riferisce al peso delle cime appena raccolte, quindi compresa l’umidità presente. D’altra parte, la resa secca indica il peso delle cime una volta essiccate e curate adeguatamente.
Per calcolare la resa secca delle tue piante autofiorenti, devi pesare le cime dopo che hanno completato il processo di essiccazione e concia. Questo rappresenta il reale quantitativo di cime utilizzabili e fumabili che hai ottenuto dalle tue piante.
Fattori che influenzano la resa delle autofiorenti
- Genetica: La genetica della pianta gioca un ruolo fondamentale nella determinazione della resa. Alcune varietà di autofiorenti sono geneticamente predisposte per produrre rese più elevate rispetto ad altre.
- Ambiente: La qualità dell’ambiente di coltivazione ha un impatto significativo sulla resa delle autofiorenti. Fattori come la luce, la temperatura, l’umidità e la ventilazione devono essere ottimali per massimizzare la produzione.
- Tecnica di coltivazione: Le tecniche di coltivazione utilizzate, come il LST (Low Stress Training), il SOG (Sea of Green) o il SCROG (Screen of Green), possono influenzare la resa finale. Ad esempio, il LST può aiutare a massimizzare la produzione stimolando la crescita delle cime laterali.
- Nutrizione e irrigazione: Fornire alla pianta la giusta quantità di nutrienti e acqua è essenziale per massimizzare la sua crescita e produzione di fiori. Un bilanciamento adeguato dei nutrienti è fondamentale per evitare carenze o eccessi che potrebbero compromettere la resa.
- Tempo di raccolta: Il momento della raccolta influisce sulla resa e sulla potenza del raccolto. Raccogliere le piante troppo presto o troppo tardi può compromettere la quantità e la qualità dei fiori prodotti.
- Dimensione del vaso: La scelta delle dimensioni del vaso o del contenitore per la coltivazione delle piante autofiorenti avrà un impatto significativo sulla loro resa. Utilizzare un contenitore più ampio favorisce lo sviluppo radicale e l’assorbimento ottimale dei nutrienti, contribuendo a una crescita più vigorosa e robusta delle piante. È consigliabile selezionare un vaso che fornisca spazio sufficiente per consentire il pieno sviluppo del sistema radicale e garantire un adeguato drenaggio per prevenire ristagni idrici. È importante considerare che, data la breve durata delle fasi delle autofiorenti, è preferibile avviarle direttamente nel vaso finale anziché trapiantarle man mano che crescono.
Conclusione
Acquisire una comprensione dei fattori che incidono sulla produzione delle piante autofiorenti è fondamentale per ottenere raccolti abbondanti. Per massimizzare il potenziale delle autofiorenti, bisogna optare per varietà con un alto rendimento, investire in luci di coltivazione di qualità, utilizzare contenitori di dimensioni adeguate e implementare tecniche di addestramento come il LST per favorire una distribuzione uniforme della luce e una maggiore produzione di fiori. È consigliabile monitorare attentamente sia i rendimenti umidi che secchi per valutare con precisione il successo e continuare a perfezionare le abilità di coltivazione nel tempo.